Giunta oramai al 14° anno, l’emergenza in Siria resta tra le più complesse al mondo, a causa del conflitto e della distruzione dei servizi essenziali, di una crisi economica devastante, di disastri naturali ed epidemie ricorrenti. Nel paese, oltre 16,7 milioni di siriani restano in disperato bisogno d’assistenza umanitaria, tra cui quasi 7,5 milioni di bambini – il numero più alto dall’inizio del conflitto - con oltre 7,2 milioni di civili sfollati.

Una condizione drammaticamente aggravata dai terremoti in Turchia e Siria del febbraio 2023 - oltre 8,8 milioni i siriani colpiti, di cui 3,3 milioni bambini, con pesanti danni ad infrastrutture già provate da anni di conflitto - e dall’ondata di violenze tra Israele e Libano, con 620.000 rifugiati in Siria tra il 24 settembre e il cessate del 27 novembre, di cui circa il 60% bambini. Gli ultimi rapidi rivolgimenti aprono nuovi scenari di non minore complessità, dopo un’ondata di ostilità tra le più violente dal 2018: l’UNICEF lancia l’appello per una transizione politica credibile e inclusiva, affinché la pace prevalga per i bambini della Siria.

Nel paese, l’85% delle famiglie vive in povertà, circa il 40% dei centri sanitari non è funzionante o lo è solo parzialmente, 14,9 milioni di persone necessitano assistenza medica e 5,7 milioni supporto nutrizionale, tra cui oltre 3,7 milioni di bambini, 13,6 milioni di siriani sono in bisogno d’acqua sicura e servizi igienici di base.

Nella crisi attuale, 7,2 milioni tra bambini e maestri necessitano supporto per l’istruzione, con 2,4 milioni di bambini senza accesso alla scuola e 1 milione a rischio abbandono, oltre 3.700 scuole risultano distrutte o danneggiate. Drammaticamente, più di 6,4 milioni di bambini richiedono servizi di protezione dell'infanzia, un bambino su 3 riporta un grave stato di disagio psicosociale.

7,5milioni

Bambini in bisogno di assistenza umanitaria in Siria

3,3milioni

Bambini siriani vittime dei terremoti in Turchia e Siria

16,7milioni

Persone in bisogno di assistenza umanitaria in Siria

A fronte di violazioni persistenti e di un diffuso stato di indigenza e vulnerabilità, bambini e bambine restano esposti a seri rischi di lavoro minorile e violenze di genere, matrimoni infantili, sfruttamento e abusi sessuali, o per il pericolo di mine ed ordigni esplosivi e di reclutamento nei gruppi armati. Dopo i 13 anni di conflitto scoppiato nel 2011, già risultavano quasi 14.000 i bambini uccisi o feriti: un numero drammatico, destinato ad inevitabile aggiornamento. 

Il terremoto che ha sconvolto Siria e Turchia

Nelle prime ore del 6 febbraio 2023, 2 devastanti terremoti di magnitudo 7,7 e 7,6 della scala Richter hanno colpito il sud-est della Turchia e il nord-ovest della Siria, provocando un disastro di proporzioni colossali: 6,5 milioni i bambini colpiti che restano tuttora in bisogno d’assistenza nei 2 paesi. La risposta dell’UNICEF è stata immediata sia in Siria che in Turchia, per l’assistenza ai bambini e alle popolazioni colpite.

In Siria, più di 8,8 milioni di persone sono state colpite dal sisma, tra cui 3,3 milioni di bambini, con oltre 5.900 vittime e più di 12.800 feriti, tra cui numerosi bambini. Sostanziali i danni ad abitazioni e infrastrutture di base, che aggravano le vulnerabilità preesistenti, con gli interventi d’assistenza dell’UNICEF parte dell’Appello d’Emergenza per il 2024. Nel primo anno dal disastro, la risposta dell'UNICEF ha raggiunto 5,6 milioni di persone, tra cui 3,2 milioni di bambini vittime dei terremoti, nel quadro della più ampia assistenza umanitaria per la crisi siriana.

In Turchia, epicentro del sisma, oltre 7,9 milioni di persone sono risultate in bisogno di assistenza umanitaria, tra cui 3,2 milioni di bambini. Tra le popolazioni colpite, 1,8 milioni di rifugiati, tra cui molti siriani fuggiti dalle violenze in Siria. Per la risposta nel 2024, l’UNICEF ha lanciato un Appello d’Emergenza diretto a raggiungere con interventi integrati le popolazioni e i bambini colpiti dai terremoti, inclusi i rifugiati nel paese. Nel corso del 2023, l'UNICEF ha raggiunto 4,7 milioni di persone tra cui 2,4 milioni di bambini vittime dei terremoti, assicurando servizi e supporto salvavita.

Grazie alla generosità dei donatori italiani, oltre 5.292.400 euro i fondi trasferiti dall’UNICEF Italia nel 2023 per la risposta all’emergenza nei 2 paesi: più di 3.289.100 euro per la Siria, sconvolta oramai da 13 anni di conflitto.

I siriani in emergenza, ancor prima del terremoto


Nel nord-ovest del paese, colpito dal terremoto del 6 febbraio 2023, 4,2 milioni di siriani versano in condizioni di emergenza a causa di crisi concomitanti, tra cui 3,4 milioni di sfollati, inclusi 2 milioni in campi sovraccarichi, dove l’80% sono donne e bambini. Nell’area, 3,6 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare, 3,8 milioni necessitano assistenza sanitaria, 2 milioni di supporto per acqua e igiene. Una crisi che le ultime violenze aggravano drammaticamente: 370.000 gli sfollati in pochi giorni, in maggioranza donne e bambini, a causa delle ostilità che dal 27 novembre hanno rapidamente raggiunto la capitale Damasco.

Nel nord-est della Siria, decine di migliaia di persone sono arrivate in fuga dalle violenze scoppiate il 27 marzo, con circa 80.000 persone rimaste nuovamente sfollate. Nell'area, bambini e donne sono vittime di violazioni diffuse, arresti arbitrari e trasferimenti forzati. Particolarmente vulnerabili gli sfollati nel campo di Al-Hol e in quello di Al-Roj, tra cui vi sono anche donne e  bambini stranieri in attesa di rimpatrio. Ad inizio 2024, quasi 300.000 persone vivevano in campi sfollati, l’87% dei quali sprovvisto di infrastrutture adeguate e con diversi problemi di sicurezza: di queste, il 57% donne e ragazze e il 54% bambini.

Siria, famiglie vengono evacuate da una zona di guerra

Già prima del disastro provocato dai terremoti, anni di conflitto avevano ridotto l'accesso a cibo, acqua e servizi di base: oggi, in Siria, l’85% delle famiglie faticano a soddisfare i bisogni primari,  dipendendo dagli aiuti umanitari e da pratiche di sopravvivenza pericolose, come il lavoro minorile o diete alimentari inconsistenti, con lo stato di indigenza che ne limita ulteriormente l’accesso ai servizi essenziali.

Una vulnerabilità alimentata dalla crisi economica, da emergenze sanitarie come gravi epidemie di colera, da disastri naturali ricorrenti indotti dai cambiamenti climatici, dai danni alle infrastrutture ora ulteriormente aggravati dai terremoti, e da un accesso umanitario limitato in diverse aree del paese. A causa dell’emergenza, inoltre, altri 5 milioni di siriani sono rifugiati in Turchia, Libano, Giordania, Iraq ed Egitto, in condizioni precarie e in bisogno d’urgente assistenza umanitaria.

L’azione dell’UNICEF


Nel corso del 2025 forniremo servizi salvavita a bambini e famiglie secondo l’approccio integrato per l’Intera Siria, con cui l'UNICEF sostiene la risposta in tutti i 14 governatorati siriani operando dall’Ufficio Paese di Damasco e dall’ufficio di Gaziantep in Turchia, intervenendo attraverso 6 Uffici distaccati sul campo. Ogni qualvolta possibile, opereremo attraverso le linee nemiche e tramite missioni transfrontaliere.

Nell’assistenza umanitaria, daremo priorità alle aree di più grave emergenza, incluse quelle colpite dal sisma del 2023 e dalle ultime violenze nel paese, operando al contempo per il rafforzamento dei servizi essenziali, in un’ottica di ripresa nel medio e lungo periodo, coinvolgendo le comunità locali per rafforzarne il supporto e la resilienza.

Per il 2025, l'UNICEF ha lanciato un Appello d’Emergenza che stima necessari oltre 488,3 milioni di dollari, per raggiungere con assistenza integrata 7 milioni di persone, di cui 4,3 milioni sono bambini. Attraverso un separato Appello d’Emergenza per i rifugiati siriani, l’UNICEF mira ad assistere nei paesi limitrofi 2,9 milioni di persone, di cui 2,1 milioni di bambini, tra rifugiati e comunità che li ospitano. 

Obiettivi e settori di intervento

Per l'unicità del nostro mandato, che collega azione umanitaria e programmazione per lo sviluppo, miriamo a conseguire progressi duraturi per un’intera generazione di bambini siriani, nonostante in contesto operativo altamente complesso ed in rapida evoluzione.

Tra gli obiettivi del 2025, per il settore Nutrizione forniremo consultorio nutrizionale a 1,5 milioni di persone con bambini sotto i 2 anni, micronutrienti a 974.800 tra bambini e donne incinte o in allattamento, terapie di cura per oltre 31.900 bambini con Malnutrizione Acuta Grave e in pericolo di vita.

Per il settore della Sanità, miriamo ad assicurare cure mediche per 1,7 milioni tra donne e bambini nelle strutture sostenute dall’UNICEF, raggiungendo 689.500 bambini sotto l’anno d’età con vaccinazioni di routine e 620.800 adulti con programmi di promozione della salute, incluse informazioni e messaggi sulle vaccinazioni.

Per Acqua e Igiene, l’UNICEF opera sia per il ripristino e manutenzione delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie sia per le forniture d’emergenza. L’obiettivo per il 2025 è assistere  3,9 milioni di persone con acqua sicura, 1,8 milioni con servizi igienici e 400.000 per il lavaggio delle mani, oltre 1,5 milioni con forniture igienico-sanitarie essenziali.

Iraq, una bambina rifugiata siriana viene vaccinata contro la polio

Per la Protezione dell’Infanzia, sosterremo 17.800 bambini con assistenza individuale, 3,2 milioni di persone contro sfruttamento e abusi sessuali, 169.500 tra donne, bambine e bambini contro le violenze di genere. Per i traumi del conflitto, forniremo supporto psicosociale e per la salute mentale a 254.500 tra bambini e adolescenti e assistenza a 653.600 contro i pericoli di ordigni esplosivi, incluso per il sostegno alle vittime. 

Per l’Istruzione, miriamo ad assistere 2,6 milioni di bambini con programmi e materiali educativi nelle scuole ordinarie, oltre 598.000 con istruzione informale nei centri temporanei d’apprendimento, formando più di 19.000 tra insegnanti e personale scolastico. Oltre 200.000 adolescenti beneficeranno di formazione mirata, 300.000 di iniziative di mobilitazione sociale a livello comunitario.

Nel corso del 2025, per la Protezione Sociale assicureremo sussidi d’emergenza in denaro a 188.000 persone vulnerabili e assistenza regolare per 25.000 bambini con disabilità. Attraverso interventi multisettoriali, raggiungeremo 500.000 persone con piattaforme di confronto comunitario, 7.000 con sistemi di riscontro sulle loro esigenze quotidiane.

Risultati raggiunti

In risposta ai bisogni delle persone in fuga in Siria per le violenze in Libano, e delle vittime delle ostilità nel Nord-Ovest che dal 27 novembre si sono estese fino alla capitale, più di 1.000 donne in gravidanza e in allattamento e quasi 1.200 bambini hanno ricevuto supporto nutrizionale, più di 25.000 persone sono state raggiunte con acqua e forniture igienico-sanitarie, per salvaguardare la salute pubblica e prevenire epidemie da malattie trasmesse dall'acqua.

Nei primi 6 mesi del 2024, tra i risultati della risposta all’emergenza siriana abbiamo abbiamo fornito assistenza medica ad oltre 1,2 milioni tra donne e bambini, assicurando vaccinazioni di routine ad almeno 216.969 bambini sotto l’anno d’età. Contro la malnutrizione, abbiamo monitorato le condizioni d’oltre 1 milione di bambini e assicurato cure salvavita a 8.685 gravemente malnutriti, fornendo consultorio nutrizionale a 550.078 persone con bambini piccoli e micronutrienti a 628.811 donne in gravidanza e allattamento.

Nella prima metà dell’anno, per l’acqua e l’igiene abbiamo assistito 1,5 milioni di persone con acqua potabile e ad uso domestico, 413.543 con prodotti essenziali e 485.038 con servizi igienico-sanitari di base. Per la protezione dell’infanzia, almeno 310.126 bambini ed adulti sono stati sostenuti per i rischi di mine e ordigni esplosivi e 288.917 contro abusi e sfruttamento sessuale, 65.000 bambini con supporto psicosociale e per la salute mentale.

Per sostenere il diritto all’istruzione nonostante l'emergenza, abbiamo fornito aiuti e servizi per la scuola ordinaria e 302.367 bambini, con altri 293.749 che hanno beneficiato di attività di istruzione informale. Nei primi 6 mesi dell’anno, per la protezione e mobilitazione sociale abbiamo fornito sussidi d’emergenza in denaro a 128.474 adulti con minori, per i bisogni primari della vita quotidiana, coinvolgendo 708.525 persone in attività di utilità e partecipazione sociale. 

Attraverso i nostri programmi sul campo, nel corso del 2023 abbiamo raggiunto oltre 15,8 milioni di persone con interventi d’assistenza umanitaria integrata, di cui 10 milioni bambini. Delle persone assistite, oltre 5,6 milioni quelle vittime dei terremoti, tra cui 3,2 milioni di bambini in condizioni di estrema vulnerabilità e bisogno.

Tra i risultati sostenuti nel 2023, abbiamo raggiunto 3.255.294 donne e bambini con assistenza medica, 768.381 bambini sono stati vaccinati contro la polio e 506.405 bambini con vaccinazioni di routine. Contro la malnutrizione, abbiamo assicurato consultorio nutrizionale a quasi 1.587.487 persone con bambini sotto i 2 anni, micronutrienti a 1.563.056 tra madri e bambini e terapie a 24.329 bambini con Malnutrizione Acuta Grave e in pericolo di vita. Almeno 4.418.351  persone hanno ricevuto acqua sicura e 2.865.292 servizi igienici, quasi 1.005.120 educazione sanitaria e sul lavaggio delle mani. 

Per la protezione dell’infanzia, abbiamo assistito 257.478 tra donne, bambine e bambini per violenze di genere, 559.352 bambini con supporto psicosociale e per la salute mentale, 883.089 persone contro i rischi di ordigni esplosivi. Per l’istruzione, 2.299.853 bambini sono stati sostenuti per la scuola ordinaria e con aiuti didattici, 508.304 con programmi d’istruzione informale,  11.342 insegnanti formati sulla didattica nelle emergenze.

Per la protezione sociale, 336.276 persone sono state raggiunte con sussidi d’emergenza in denaro, 20.543.611 con informazioni chiave sulla prevenzione di rischi e l’accesso ai servizi,  4.661.079 mobilitate in attività di cambiamento sociale e comportamentale.

Grazie alla generosità dei donatori italiani, l’UNICEF Italia ha trasferito oltre 12.666.500 euro per i programmi d’emergenza dell’UNICEF in Siria e per i rifugiati nei paesi d’arrivo, inclusi i fondi per il terremoto in Siria e Turchia. Di questi, 744.000 euro sono stati trasferiti nel corso del 2024.


Pagina aggiornata al 18 dicembre 2024

Documenti disponibili

SIRIA - Appello d’Emergenza UNICEF HAC 2025_Dicembre 2024pdf / 593 kb

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SIRIA - Appello d’Emergenza UNICEF HAC 2024_Agosto 2024pdf / 658 kb

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SIRIA - 13 ANNI di GUERRA - La Crisi in numeri_15-3-2024pdf / 3.06 Mb

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TURCHIA e SIRIA - Un anno dal terremoto. L'Azione dell'UNICEF_6-2-2024pdf / 1.03 Mb

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