Emergenze

Afghanistan

L’Afghanistan sempre di più vive un’emergenza umanitaria senza precedenti che, prolungata negli anni, vede il sovrapporsi di crisi molteplici e concorrenti, tra insicurezza, instabilità politica ed economica, disastri naturali e sfollamento di popolazioni, nel quadro di una violazione sistematica dei diritti di donne e bambine. Nel paese, 22,9 milioni di persone versano in drammatico bisogno di assistenza umanitaria: di queste, 12,4 milioni sono bambini sotto i 18 anni d'età.

Tra i paesi più esposti ai rischi climatici, rigidi inverni e disastri naturali come alluvioni, siccità e terremoti aggravano le condizioni di vita di bambini e famiglie, colpiti da un’instabilità economica persistente e da restrizioni crescenti per i diritti di donne e ragazze. In un contesto di elevata complessità, le criticità d’accesso ad acqua, igiene e servizi essenziali alimentano una malnutrizione infantile su livelli d’emergenza e rischi di epidemie, acuendo fortemente i pericoli di mortalità infantile.

Nell'emergenza in atto, 21 milioni di persone non hanno accesso ad acqua sicura e servizi igienico-sanitari essenziali, oltre 19 milioni sono prive di assistenza medica di base, 7,8 milioni necessitano supporto nutrizionale, con oltre 823.900 bambini in immediato pericolo di vita per Malnutrizione Acuta Grave.

In Afghanistan, 9,4 milioni di bambine e bambini necessitano servizi di protezione dell’infanzia, 8,9 milioni di sostegno per l'istruzione, in un contesto operativo ostacolato da crescenti impedimenti: l’imperativo dell'UNICEF è rimanere sul campo, per fornire servizi ed assistenza salvavita per bambine, bambini e famiglie in condizioni di estrema vulnerabilità.

La crisi in numeri

12,4milioni

Bambini bisognosi di aiuti e sostegno

22,9milioni

Persone in bisogno d’assistenza

21milioni

Persone in bisogno di acqua e igiene

La condizione di donne e bambini: in costante peggioramento

Le donne e le ragazze afgane subiscono gli effetti peggiori della crisi, con una mancanza di rispetto dei loro diritti in continuo aumento, restrizioni alle libertà fondamentali, di accesso ai servizi e della possibilità stessa di guadagnarsi da vivere. Semplicemente inconcepibile e sconcertante la decisione di vietare alle donne afgane di lavorare con l’ONU, UNICEF compreso. 

Il divieto per le ragazze di accesso all’istruzione secondaria implica gravi rischi di apprendimento e protezione, rafforzando le disuguaglianze di genere preesistenti. Altrettanto preoccupante, se confermato, il divieto di studiare nelle facoltà di medicina, un altro colpo ai diritti di donne e ragazze, con conseguenze di vasta portata per la salute dell'intera popolazione afghana.

Le politiche e i provvedimenti che limitano l’inclusione e l’accesso di donne e ragazze ad opportunità e servizi, determinandone la progressiva esclusione dalla vita pubblica e sociale, di fatto violano i diritti umani fondamentali della metà della popolazione del paese, con effetti devastanti sulla società afghana e per le generazioni future.

Rimanere nel paese, per il bene dell’infanzia

Dopo la transizione politica in Afghanistan, la risposta umanitaria ha in gran parte evitato una catastrofe umanitaria. Ciò nonostante, la situazione rimane estremamente difficile, in primo luogo per donne e bambini.

Il contesto operativo in Afghanistan resta estremamente complesso, con ostacoli burocratici imposti dalle autorità di fatto talebane che sono aumentati, insieme  a minacce e intimidazioni contro gli operatori umanitari - e alle restrizioni imposte alle operatrici - ostacolando la fornitura di servizi salvavita fondamentali.

I bambini non dovrebbero pagare il peggioramento della crisi con la loro infanzia. L’UNICEF, operativo nel paese sin dal 1949, rimane in prima linea nella risposta umanitaria in Afghanistan, continuando a sostenere l’accesso ai servizi di assistenza senza restrizioni e in linea con i principi umanitari. Il nostro obiettivo è ottenere risultati concreti per l’infanzia: dove ci sono bambini bisognosi, l'UNICEF è e rimane presente.

Nel corso di oltre 70 anni in Afghanistan, l'UNICEF ha costruito un rapporto di fiducia con le comunità, negoziato con tutte le parti in conflitto l'accesso ai bisognosi, intervenendo per assicurare forniture salvavita nelle circostanze più difficili. Dalla presa del potere dei talebani, nell'agosto 2021, una serie di misure restrittive hanno progressivamente limitano le libertà fondamentali, soprattutto di donne e ragazze.

Attraverso una pianificazione dinamica delle contingenze, e la negoziazione di esenzioni ai divieti imposti al lavoro femminile, l'UNICEF opera nel paese con un ufficio centrale, 5 uffici di zona e 8 avamposti sul campo, per preservare ed estendere i programmi d’assistenza alla popolazione. In base agli obiettivi dell’Appello d’Emergenza UNICEF per il 2025, necessitiamo di 1,18 miliardi di dollari per rispondere ai bisogni di oltre 19 milioni di persone in Afghanistan, di cui più di 10,3 milioni sono bambini con meno di 18 anni.

L’azione dell’UNICEF

I bisogni dei bambini afgani e delle loro famiglie sono senza precedenti. Per rispondere alla crisi, come UNICEF sosteniamo interventi umanitari dando priorità alle misure salvavita, per il potenziamento immediato dei servizi nutrizionali e di salute infantile, idrici e igienico-sanitari, educativi e di protezione dell'infanzia. Fondamentale è scongiurare il collasso dei sistemi essenziali, e salvaguardare i progressi faticosamente raggiunti negli anni, incluso per i diritti delle donne e delle bambine.

Tra gli obiettivi UNICEF per il 2025, nel settore della nutrizione infantile opereremo per raggiungere con terapie salvavita 824.000 bambini con Malnutrizione Acuta Grave e 7,4 milioni con somministrazione di vitamina A, sostenendo 2,5 milioni di adulti con bambini piccoli attraverso programmi di consultorio sulla nutrizione nella prima infanzia.

Per la salute di bambini e famiglie, assisteremo con cure mediche di base più di 19 milioni di persone e 340.000 bambini con vaccinazioni contro il morbillo. Per l’acqua e l’igiene, l’obiettivo è raggiungere 3,9 milioni di persone con acqua sicura, 3,4 milioni con servizi idrici e igienico-sanitari appropriati e 4,4 milioni con programmi di promozione dell’igiene.

Questa bambina si trova presso il Community Based Education (CBE) di Miirwais Meena sostenuto dall'UNICEF. Grazie al progetto anche i bambini in comunità remote e sottoservite dove non esistono scuole formali possono ricevere un'istruzione.

Per la protezione dell’infanzia, assisteremo 2,9 milioni tra bambini e adulti con sostegno psicosociale e per la salute mentale, dotando 2 milioni di persone di canali sicuri per segnalare sfruttamento e abusi sessuali. Oltre 245.000 tra donne, bambine e bambini saranno assistite contro le violenze di genere, 500.000 tra bambini e adulti contro i rischi di ordigni esplosivi.

Per l’istruzione di bambine e bambini, l’obiettivo è raggiungerne 2 milioni con programmi d’emergenza nelle scuole, 415.000 con attività educative su base comunitaria, sostenendo 120.000 tra donne e ragazze con formazione mirata. Almeno 65.000 famiglie vulnerabili saranno assistite per la protezione sociale, 10 milioni di persone con informazioni chiave sui rischi esistenti, 3,5 milioni tra bambini e adulti con iniziative di mobilitazione sociale per il cambiamento comportamentale.

Risultati raggiunti

Grazie al nostro coraggioso personale sul campo, incluso quello femminile afgano, nei primi 10 mesi del 2024 abbiamo fornito assistenza medica a 19.291.022 persone attraverso centri e operatori sanitari, vaccinando 1.111.475 bambini contro il morbillo. Contro la malnutrizione, 9.414.762 bambini hanno ricevuto vitamina A e 526.893 in pericolo di vita terapie di cura, 2.061.289 persone con bambini piccoli hanno beneficiato di consultorio nutrizionale. Almeno 654.130 afgani hanno ricevuto forniture per l’acqua e l’igiene, 577.993 acqua potabile, 477.258 persone accesso a servizi igienici adeguati alle differenze di genere e 909.389 a programmi per l’igiene.

Per la protezione dell’infanzia, abbiamo sostenuto 3.478.593 tra bambini ed adulti con supporto psicosociale e per la salute mentale, 2.867.782 con educazione sui rischi di mine ed ordigni esplosivi, 260.048 tra donne, bambine e bambini contro le violenze di genere. Almeno 40.623 minori soli o a rischio separazione familiare hanno ricevuto supporto individuale, 319.594 persone assistenza contro i rischi di abusi, 86.381 donne e ragazze protezione mirata in centri di supporto. Per il diritto all’istruzione, ben 3.470.595 bambine e bambini hanno ricevuto supporto d’emergenza nella scuola ordinaria, 564.500 attività educative su base comunitaria.

Contro i rischi posti da emergenze ed epidemie, nei primi 10 mesi dell’anno abbiamo raggiunto 11.196.502 persone con informazioni salvavita, 3.258.620 con attività di sensibilizzazione e mobilitazione sociale per il cambiamento comportamentale. Almeno 171.785 persone sono state assistite con sistemi di riscontro sui bisogni della vita quotidiana, 20.759 famiglie con sussidi in denaro d’emergenza per il necessario contro il rigido inverno afgano e per altre esigenze primarie.

Attraverso i nostri programmi e settori di intervento, nel corso 2023 abbiamo operato in modo integrato per i bisogni dell’infanzia nel paese.

Nel corso dell’anno, ben 20.321.455 persone hanno ricevuto accesso a servizi sanitari sostenuti dall'UNICEF, 15.082.823 bambini sotto i 5 anni hanno beneficiato di diagnosi della malnutrizione e 715.480 di terapie salvavita. Un totale di 2.139.504 persone hanno ricevuto accesso ad acqua sicura e 1.128.381 a servizi igienico sanitari appropriati per differenze di genere.

Tra le misure di protezione, 3.997.806 tra bambini ed adulti con minori hanno beneficiato di sostegno psicosociale e per la salute mentale, 3.978.419 di attività di sensibilizzazione sui rischi mine ed ordigni inesplosi, 1.994.304 di prevenzione contro abusi e sfruttamento sessuale. Un totale di 387.106 donne e bambini sono stati assistiti contro le violenze di genere, 69.706 bambini soli o a rischio con servizi di protezione individuali.

Per l’istruzione, nel corso dell'anno 5.654.399 bambini sono stati assistiti con supporto scolastico d’emergenza, 685.974 bambini vulnerabili con attività educative nelle loro comunità. Nella drammatica crisi afgana, 11.472.166 persone sono state raggiunte con informazioni salvavita sui rischi di crisi umanitarie ed epidemiche, 170.405 famiglie hanno beneficiato di protezione sociale finanziata dall’UNICEF.

Pagina aggiornata al 18 dicembre 2024

Documenti disponibili

AFGHANISTAN - Appello d'Emergenza UNICEF HAC 2025_Dicembre 2024pdf / 655 kb

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AFGHANISTAN - Appello d'Emergenza UNICEF HAC 2024_Dicembre 2023pdf / 747 kb

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AFGHANISTAN - 11-10- 2023 - Emergenza Terremotopdf / 457 kb

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AFGHANISTAN - L'Azione Umanitaria dell'UNICEF_Agosto 2021pdf / 1.97 Mb

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