La storia di Yousef, che sogna di imparare a scrivere tra le macerie della Siria

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11/12/2024

“Non sono mai stato a scuola per più di due settimane di fila, prima di fuggire da Beit Nayem in cerca di un posto sicuro”.

Yousef, 13 anni, ricorda l’esperienza dei numerosi sfollamenti durante il conflitto in Siria e di tutte le volte in cui è stato costretto a lasciare la scuola, impossibilitato a restare nello stesso luogo. Originario di Beit Nayem, Yousef si è infine stabilito insieme al padre, alla madre e al fratello nella città di Saqba, alla periferia di Damasco.

Quando la violenza nel paese si è placata, ha provato più volte a tornare a scuola; tuttavia, per lui era difficile stare al passo con i coetanei: non riusciva a leggere e scrivere abbastanza bene da poter progredire. 

Non ricordavo le lettere o i numeri, così ho continuato a lasciare la scuola.

Yousef

Tre mesi fa, il papà di Yousef è venuto a mancare a causa di un attacco cardiaco.

Yousef non ha avuto altra scelta: ha iniziato vari lavoretti per poter supportare la sua famiglia, lavorando nella produzione di mobili, nella verniciatura e nei negozi di alimentari. 

Trasportavo carichi molto pesanti e tornavo a casa stremato. Non potevo più giocare o fare qualsiasi altra cosa, a parte andare al lavoro. Ho iniziato a sognare di poter tornare a studiare, come tutti gli altri bambini.

Yousef

Una nuova possibilità, grazie all'UNICEF

Lo scorso ottobre, un'amica ha fatto conoscere alla madre di Yousef il centro di auto-apprendimento supportato dall'UNICEF nella loro città, che aiuta i bambini usciti dal sistema scolastico a colmare le loro lacune educative. Lei è andata immediatamente a visitare il centro e ha iscritto Yousef affinché riprendesse la sua istruzione. 

“Ho smesso di lavorare per potermi concentrare sullo studio. Ho fatto enormi progressi in poco tempo. Ho imparato tutte le lettere e ora riesco a leggere racconta Yousef. “Spesso mi perdevo perché non riuscivo a leggere le indicazioni, non accadrà più!” aggiunge felice.  

Yousef sta incontrando diverse difficoltà e per questo,, oltre a seguire i corsi nel centro di auto-apprendimento, uno specialista supportato dall’UNICEF lavora con lui individualmente per guidarlo nel suo percorso. “Gli insegnanti sono gentili e pazienti. Mi incoraggiano sempre a migliorare” racconta.

Trascorrendo la maggior parte del tempo a studiare a casa o a fare i compiti, Yousef ha ottenuto ottimi voti nel suo primo test. “Sono il primo della classe, e tutti gli altri bambini vogliono essere miei amici. Sono fiero di me!” racconta. Riesce anche a trovare il tempo per aiutare sua madre e giocare con i bambini del vicinato.

Adesso so che i bambini hanno tanti diritti, tra cui quello di studiare e giocare. Ho acquisito questi diritti quando ho iniziato a frequentare il centro.

Yousef

Il sogno di Yousef adesso, è di recuperare velocemente gli studi

“Molti bambini nella mia città hanno bisogno di aiuto, ma le famiglie non possono permettersi lezioni private. Se fossi io al comando, aprirei più centri di apprendimento come quello che frequento adesso, per aiutare tutti i bambini ad imparare” racconta.

Nei fine settimana, Yousef passa il tempo con fratello di 15 anni, che invece lavora, per insegnargli a leggere e scrivere: Non voglio che resti analfabeta, così condivido con lui tutte le cose che imparo al centro”. Spera di ricordare le storie che suo padre gli raccontava da bambino, una volta che imparerà a scrivere bene: “Vorrei mantenere viva la sua memoria e magari condividerle con i miei figli, un giorno” aggiunge.

Anche se la sua infanzia è stata profondamente sconvolta, Yousef ha riacquistato la capacità di sognare grazie all'istruzione. Un giorno vorrebbe diventare dentista, in modo da poter curare le persone bisognose senza far pagare loro niente. 

“I bambini dovrebbero prendere seriamente lo studio, perché non esiste un futuro luminoso senza istruzione" - Yousef, 13 anni

La situazione in Siria

A causa del conflitto e della distruzione dei servizi essenziali, di una crisi economica devastante, di disastri naturali ed epidemie ricorrenti, oltre 16 milioni di siriani si trovano in disperato bisogno d’assistenza umanitaria. Una condizione drammaticamente aggravata dai terremoti in Turchia e Siria e dall’ondata di violenze tra Israele e Libano

A causa di questa situazione, più di 6 milioni di bambini necessitano di servizi di protezione dell'infanzia: contro lavoro minorile e violenze di genere, matrimoni infantili, sfruttamento e abusi sessuali, o per il pericolo di mine ed ordigni esplosivi. 

Oltre due milioni di bambini non hanno accesso all'istruzione, e un milione sono a rischio abbandono, complice anche la distruzione delle oltre 3.700 scuole nel paese. Un bambino su 3 riporta un grave stato di disagio psicosociale.

Per far fronte all'emergenza educativa, tra gli altri interventi, l'UNICEF ha iniziato a supportare i centri di autoapprendimento: da gennaio 2024 abbiamo raggiunto oltre 30.000 bambini che erano impossibilitati a tornare a scuola per aiutarli a riprendere il loro percorso di istruzione.

Per saperne di più, visita la sezione Emergenza Siria

11/12/2024

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