Giornata Mondiale dell'Infanzia
Il 20 novembre di ogni anno l'UNICEF celebra il World Children's Day, una giornata di azione globale, fatta dai bambini per i bambini, per diffondere consapevolezza sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Questa data non è casuale: il 20 novembre 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo, con ben 196 Paesi firmatari.
Quest’anno, il messaggio dell’UNICEF è chiaro: “Ascolta il Futuro”. Chiediamo ai Governi, al settore privato, alle famiglie e a tutti gli adulti di ascoltare la voce dei bambini e delle bambine, delle ragazze e dei ragazzi di tutto il mondo. Solo sostenendo un dialogo significativo tra generazioni possiamo, infatti, realizzare i diritti di tutti i bambini, ovunque.
Cari adulti...
Per ascoltare meglio le loro voci, abbiamo chiesto ai bambini di tutto il mondo di scrivere una lettera agli adulti per riflettere sui loro diritti, condividere i loro obiettivi e cosa sognano per il futuro.
Attraverso paesi e lingue diverse, le richieste dei bambini sono sempre le stesse: vivere in pace, in un ambiente sano e protetto, circondati dall'amore della famiglia e degli amici.
Non possiamo deluderli.
I diritti dei bambini sono a un bivio
I rapidi cambiamenti globali stanno mettendo in discussione le basi stesse dell’infanzia del futuro. Con l'ultimo rapporto dell’UNICEF, “The State of the World’s Children 2024: The future of childhood in a changing world” si guarda al futuro dell'infanzia nel 2050. Ci si chiede: come possiamo garantire un futuro in cui i diritti di ogni bambino, bambina e adolescente siano realizzati - un mondo in cui tutti i bambini sopravvivano, crescano e raggiungano il loro pieno potenziale?
Il rapporto esamina tre trend più dirompenti - le megatendenze - che sul lungo termine avranno un impatto profondo sulla vita dei bambini da qui al 2050: i cambiamenti demografici, le crisi climatiche e ambientali e le tecnologie di frontiera. Comprendendo queste tendenze e le loro implicazioni per i bambini, possiamo comprendere meglio le sfide e le opportunità che ci attendono.
Rispetto agli anni 2000, nel 2050 si prevede che i bambini saranno molto più esposti ad ondate di calore, inondazioni, incendi, siccità e cicloni tropicali. Aumenterà anche il numero di bambini esposti ai conflitti: da 71 milioni negli anni 2000 a 97,8 milioni nel 2050 nell'Africa orientale e meridionale e da 5,1 milioni a 69 milioni nell'Africa occidentale e centrale.
Si prevedono però tendenze positive nei tassi di sopravvivenza neonatale e nella scolarizzazione: si stema che la sopravvivenza dei neonati aumenterà del 4% rispetto agli anni 2000; entro il 2050 il 95,7% dei bambini avrà almeno un'istruzione primaria e il 77% avrà almeno un'istruzione secondaria superiore (rispetto al 40% degli anni 2000).
2,3miliardi
è il numero di bambini e ragazzi nel mondo, che sarà stabile rispetto a quello attuale
60%
dei bambini vivrà in contesti urbani, rispetto al 44% degli anni 2000
8volte
i bambini saranno più esposti ad ondate di calore estreme
La condizione dell’infanzia nel mondo 2024 sottolinea l'importanza di porre i diritti dei bambini al centro di tutte le strategie, le politiche e le azioni, come indicato nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Invita ad affrontare le sfide e le opportunità poste dalle tre megatendenze attraverso:
- Investimento in istruzione, servizi e città sostenibili e resilienti per i bambini.
- Espansione della resilienza climatica nelle infrastrutture, nella tecnologia, nei servizi essenziali e nei sistemi di supporto sociale.
- Fornitura di connettività e progettazione di tecnologie sicure per tutti i bambini.
La condizione dell'infanzia del mondo - sintesi in italianopdf / 575 kb
DownloadLe iniziative in Italia
Per tutta la settimana, rappresentanti dell’UNICEF e volontari dei comitati locali saranno coinvolti in numerose iniziative dedicate all’anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia, con incontri nelle scuole, laboratori, convegni, mostre, letture animate, proiezioni di film, attività ludiche e sportive in diverse città.
Il 20 novembre a Roma, presso il Teatro Rossini, si terrà un evento celebrativo interamente dedicato ai ragazzi, ponendo al centro dell’attenzione il tema della violenza sulle donne, organizzato dal Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, congiuntamente alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e con la collaborazione dell’UNICEF Italia.
Il 19 novembre, a Milano, l'UNICEF ha aderito al progetto sociale di comunicazione Parole O_Stili, firmando il Manifesto della Comunicazione non Ostile alla presenza della Presidente dell’UNICEF Italia, Carmela Pace e la Presidente e founder dell’associazione Parole O Stili, Rosy Russo.
Il 20 novembre a Milano i bambini e le bambine delle scuole marceranno da Piazza XXV Aprile, per le vie del centro, fino a giungere al Castello Sforzesco per l'usuale “Io marcio per i diritti”. Seguiranno iniziative sui temi delle emozioni, del benessere, dei diritti e del linguaggio inclusivo, grazie alla collaborazione con Pop-Up festival e da corti sul linguaggio inclusivo grazie alla collaborazione con Circonvalla Film.
NOI E… il programma televisivo UNICEF e RAI dedicato alla solidarietà
Proprio per celebrare la Giornata Mondiale dell'Infanzia, mercoledì 20 novembre, su RAI1, andrà in onda una serata speciale condotta da Mara Venier, dedicata all’UNICEF. In prima serata, numerosi ospiti del mondo dello spettacolo, Ambasciatori e Testimonial si alterneranno per sostenere la causa dei bambini.
Saranno presentate testimonianze video dalle missioni UNICEF in Ucraina, Uganda, Costa d’Avorio ma anche dall'Italia, con storie da Aversa e Castel Volturno. Un’occasione per conoscere da vicino il lavoro dell'UNICEF a fianco dei bambini più vulnerabili del mondo e sensibilizzare il pubblico sui contesti più difficili: emergenze, guerre, malnutrizione, povertà, cambiamenti climatici che mettono a rischio le loro vite.